Il
risultato delle elezioni politiche 2013, nel creare un sostanziale equilibrio
tra le forze politiche principali, ha messo in evidenza, anzi ha confermato,
l'incapacità dei partiti di trovare accordi nel superiore interesse nazionale,
nonostante che esso appaia come la comune ostentata preoccupazione
principale.
D'altra
parte si tratta delle stesse facce, quelle s'intende degli esponenti più in
vista, esponenti che hanno finora dimostrato alta capacità polemica, mentre però
sembrano tutti in difficoltá nel trovare la soluzione ai problemi: vedasi ad
esempio la modifica della legge elettorale, il conflitto d'interessi, il lavoro
per i giovani, l'abolizione delle provincie,il dimezzamento dei parlamentari,
etc.
Ciò
dimostra, se mai ve ne fosse stato bisogno, la spiccata attitudine della classe
politica ad agitare i problemi , nella dimostrata incapacità a trovare
soluzioni.
Tale
impostazione nasce forse dal timore che la soluzione eliminerebbe sí il
problema, ma toglierebbe di mezzo anche chi vi ha contribuito, privato della
marcata visibilità di cui poteva fruire, agitando il problema .
Se fosse
veramente cosí, vi è poca speranza che i problemi italiani trovino una soluzione
in tempi ragionevoli.
Occorre
allora che emergano facce nuove che dicano cose nuove, che dicano esattamente
tutto ciò che occorre fare per tentare l'alleggerimento della crisi e non
semplicemente quello che la gente vuol sentirsi dire.
Quante sono
le domande che non trovano risposta:
1- Perché
nei paesi europei mediterranei le economie sono più deboli,la loro bimillenaria
civiltà mal si adatta alla competizione con le economie del nord europa?
2- Perché pochi investitori esteri trovano appetibile mettere radici in Italia?
3- Perché tutti i politici invocano il lavoro senza precisare come crearlo e senza preoccuparsi di sviluppare un clima favorevole all' iniziativa imprenditoriale?
4- Perché i sindacati non sono confinati nelle singole aziende, anziché dilagare nelle piazze,comportandosi come muscolosi partiti extra-costituzionali?
5 - Cosa fare quando le aziende delocalizzano, portando via quel lavoro cosí vanamente invocato dai politici?
6 - E cosí via. . .?
2- Perché pochi investitori esteri trovano appetibile mettere radici in Italia?
3- Perché tutti i politici invocano il lavoro senza precisare come crearlo e senza preoccuparsi di sviluppare un clima favorevole all' iniziativa imprenditoriale?
4- Perché i sindacati non sono confinati nelle singole aziende, anziché dilagare nelle piazze,comportandosi come muscolosi partiti extra-costituzionali?
5 - Cosa fare quando le aziende delocalizzano, portando via quel lavoro cosí vanamente invocato dai politici?
6 - E cosí via. . .?
Una faccia
nuova sembrava essere quella di Grillo, nuova quando osteggia la formazione di
maggioranze precostituite, ma vecchia quando si abbandona a dichiarazioni plebee
di ostilitá e di incongruenza, tali da mettere a rischio la propria
credibilità.
Una faccia
nuova - a voler ben guardare -esiste, a modesto parere di chi scrive: una faccia
che ha giá dimostrato capacità di intervento e sensibilità politica non
comune.
E' quella
di Giorgio Napolitano la faccia nuova,a volerlo credere, al quale sono da
riconoscere con il golpe Monti - riuscito solo parzialmente, ma non per sua
colpa - insospettate capacità di intervento nell'agone politico, unite
all'ineguagliato prestigio di cui gode nel contesto internazionale.
Un uomo
che, al cessare dell'incarico presidenziale, potrebbe dare rinnovato impulso
all' esperimento, finora non proprio entusiasmante del pur volenteroso governo
Monti, per realizzare in un periodo di due- tre anni - forte del proprio
prestigio e con l'aiuto di un governo di tecnici, nella veste di vero e proprio
cincinnato - tutte quelle iniziative necessarie e che difficilmente sarebbero
varate da parte di partiti ingessati dalle loro contrastanti esigenze di
visibilità mediatica.
Un uomo che
non può non trovare l'unanimità della classe politica, anche quando ponesse la
condizione di non esser vincolato dal voto parlamentare, come era accaduto al
contrario per il governo Monti, e ciò per tutta la durata del suo speciale
mandato salva Italia.
Al termine del quale avrà un senso riaprire le urne.
Al termine del quale avrà un senso riaprire le urne.
Una utopia
?
Berlusconi,Bersani e Grillo: siate
concordi nel proporlo, riconoscendovi il superiore interesse del Paese
Napolitano:
senza riguardo alla la Sua rispettabile età, il Paese ha ancora bisogno
della Sua guida.
www.rinopalm.it
Nessun commento:
Posta un commento